ISABELLA TURSO: "Voglio trasmettere contenuti, spunti, visioni. " #MusicInterview


Ciao a tutti.
Quest'oggi con noi ci sarà una talentuosa pianista e compositrice.
Nei mesi scorsi è uscita con un nuovo album “Big Break”. Album con il quale si racconta artisticamente attraverso il suo personale stile, frutto di una ricerca e di un percorso in cui recupera materiale tematico del passato rivisitato in chiave moderna.
Di recente, invece, è uscito il videoclip del remix di "Sliding Doors" , remixato per l’appunto da Alex Uhlmann, prodotto da Luca La Morgia e girato al Museo della Scienza di Trento.
Videoclip che rappresenta un viaggio visivo e sensoriale, che racconta in maniera simbolica ed emotiva l’ingresso di un cambiamento in un sistema; cambiamento che sovverte alcune regole, che attraversa il tempo e lo spazio, ma soprattutto il corpo di chi lo vive, cambiandolo.
Lei è Isabella Turso.

Ciao Isabella! Come stai? Sei uscita di recente con l’album “Big Break”! Cosa speri di trasmettere con esso? 

 Tutto molto bene, grazie! Non ho speranze, ma intenzioni. Voglio trasmettere contenuti, spunti, visioni. Posso ritenermi fortunata se riesco a raggiungere anche solo una parte di tutto ciò.

  Big Break. Grande rottura, grande pausa, grande occasione. Pensando alla tua vita personale e musicale, a quale avvenimento le collocheresti?

 Mi sono sentita aggrappata a situazioni che artisticamente e sentimentalmente mi facevano sentire apparentemente al sicuro, in realtà ho realizzato quanto fossero claustrofobiche. Per questo ho preso le distanze da qualcosa che mi frenava, per sentirmi libera di essere me stessa , senza compromessi.

 Disco che è stato accompagnato dall’uscita del videoclip di “Sliding Doors”, girato al Museo delle Scienze di Trento, riaperto proprio per l’occasione. Com’è stata l’esperienza? Ed il sentire suonare il tuo brano in un posto così bello?

 Ho avuto l’appoggio incondizionato del direttore Michele Lanzinger, che ha sostenuto e valorizzato la mia proposta artistica. Il luogo era ideale perché interpreta perfettamente l’equilibrio tra passato e futuro, tra storia e innovazione, tra mito e poesia.

 A proposito di ripartenze...cosa pensi serva per ripartire realmente? Nel mondo musicale e non?

 Credo serva più consapevolezza di ciò che siamo, della nostra storia, del futuro che ci aspetta. Personalmente cerco di creare le basi per non perdere l’equilibrio e per non farmi sopraffare da situazioni poco stimolanti che non sanno leggere il presente.

 Sei una sa che sa il fatto suo! Godi della stima di molti colleghi...uno tra questi è Dargen D’Amico! Qual è il complimento più bello che hai ricevuto nel corso degli anni? E da chi? 
Qual è invece quello che ti piacerebbe ricevere e per cui lavori ogni giorno? Magari proprio con l’uscita di questo album?

 Con Dargen è stata pura magia. Non dico sia stato facile trovare un linguaggio che abbracciasse me e lui. Ma alla fine credo ci siamo riusciti, e a distanza di tre anni dall’uscita di Variazioni, abbiamo ancora molti feedback positivi ed emozionanti. Ho avuto poi l’onore di ricevere la telefonata del Maestro Ennio Morricone nel lontano 2014, un momento unico e impresso a fuoco nel mio cuore. Si complimentò per il mio arrangiamento pianistico di Nuovo Cinema Paradiso, e le sue parole non le dimenticherò mai. Questo brano fa parte di Big Break, un omaggio al più grande di tutti.


Citando giusto Dargen, a tre anni dal primo esperimento in Italia tra rap e musica colta, torni con nuovi esperimenti. Parlo di Rapmaninoff e Bello Figo Pezzo. Cosa ci vuoi dire in questi pezzi in particolare? Pensi che nella musica non ci debbano essere barriere e stereotipi?

 In Big Break c’è spazio per esperimenti che avvicinano la mia sensibilità classica a mondi apparentemente distanti. La trap di Bello Figo ha attirato la mia attenzione per l’autenticità del messaggio che trasmette, con tutte le sue contraddizioni e inconsistenze. Rapmaninoff è il mio primo esperimento che avvicina temi della tradizione classica a temi hip hop. Alla fine posso dire di essere alla spasmodica ricerca di verità.

 Infine...con cosa ci sorprenderai ancora?

Sto lavorando ad un progetto molto particolare, uno spettacolo di teatro musicale che unisce un premio Oscar, un rapper, una cantante pop, un attore… e il denominatore comune è il rispetto per la natura che ci circonda e di cui facciamo parte.

 Ti andrebbe di fare un saluto ai nostri lettori di Outsider?

Certo! Un saluto a tutti i lettori di Outsider che hanno avuto la pazienza e il tempo, necessario, per leggere un po’ di me e della mia storia.

Ringraziamo Isabella e tutto il suo staff per la gentilezza e vi invitiamo a seguirlo nei suoi canali ufficiali.
Buona musica a tutti!