A tu per tu con Michele Anelli #musicinterview



Oggi con noi un'artista e l'uscita del suo nuovo album "Divertente Importante", ci accompagneranno in questa nostra intervista.
Lui è Michele Anelli ed è pronto a condividere con noi le sue esperienze ed emozioni.
Diamogli il nostro più caloroso benvenuto e iniziamo!

Ciao Michele! 
Qual è la tua prima esperienza provata con la musica che ti ha fatto emozionare? 


M: Sicuramente è stata quella di poter esprimere ciò che avevo in testa, dalla fine degli anni '80.
E' stata un'esperienza importante perchè ha permesso di completare un lavoro musicale che già facevo con le radio locali. 
 

 “Divertente Importante”, è il nome del tuo nuovo album. 
Quali sono secondo te le caratteristiche principali per un album, per trasmettere il proprio messaggio? 


M: Beh, qui il “Divertente e Importante” è un titolo che serve a descrivere il momento attuale, dove è difficile pensare sempre alla felicità delle persone ed essere felici, in questo momento di difficoltà sociale, dove lo si vede tutti i giorni, parlare di felicità sembra quasi anacronistico, invece reputo che sia importante per le persone anche nei momenti difficili, trovare uno spiraglio di luce per poter credere di potercela fare, perchè altrimenti diventano giornate veramente da incubo.
L'augurio nella forza delle persone è quindi, quella di avere dei momenti divertenti oltre che importanti, a cui pensare e per cui lottare. 


Quali brani contenuti nel tuo lavoro discografico useresti per descriverlo?


M: L'album è stato pensato come un concept da album, ovvero con un inizio ed una fine, pertanto è difficile estrapolare per questo disco, un pezzo o due per spiegarlo. 
All'interno del disco e del vinile che ho pubblicato, i testi sono accompagnati da una sorta di orario della giornata, dove nell'arco di 24 ore, il protagonista o la protagonista vivono le suggestioni delle canzoni, dalla sveglia fino alla buonanotte.
 Il disco viene suonato così anche dal vivo, dall'inizio alla fine così com'è composto sul disco, così da spiegare come nell'arco di una giornata le varie emozioni si trasformano in pensieri ed in emozioni. Ovviamente è una sorta di riassunto di 30 anni della mia musica e di storia raccolta tra le mie avventure del passato, i dischi dei gruppi precedenti e anche dei libri che ho scritto.
Ci sono dei brani che diversamente da altri, possono essere considerati più autobiografici, tipo “Divertente Importante”, “Ignora gli ordini Alieni”, altri che invece contengono più suggestioni ricevute dall'esterno come “Ruvida Emozione” oppure “La stessa di una notte finale”. 
Diciamo che ogni brano contiene cose mie, cose raccolte nel tempo. 
Tra l'altro, c'è una canzone che si intitola “Raccolgo idee” dove spiego un po' come funziona; il fatto di ascoltare gli altri, raccogliere le idee e le emozioni, le suggestioni altrui che poi diventano canzoni. 



 Cos'è per te “Divertente” e “Importante” e irrinunciabile nella musica? 


M: Diciamo che per me irrinunciabile è scendere a compromessi, che magari possono semplificare la modalità di ascolto, di quello che proponi. Io ho forse sempre cercato la strada più difficile negli anni, anche se alcuni miei dischi del passato o come nel gruppo precedente , quando cantavo in inglese hanno avuto dei risultati interessanti, a livello nazionali. 
Anche quando alcune riviste importanti li hanno nominati dischi dell'anno e i dischi con i Groovers funzionavano, per me non è stata mai una ricerca del semplice; per il disco successivo cercavo altre strade perchè per mia natura amo esplorare e sperimentare , senza rinnegare quello che ho fatto , ma guardando sempre oltre. 
Pertanto è irrinunciabile cedere a quello che credo, io sono fatto così. Preferisco stare in una nicchia a cantautorare piuttosto che cedere a cose semplici. 
Lo vedo veramente difficile anche per il futuro. 


 Domanda di rito: Cosa consigli a chi vuole intraprendere la propria strada nella musica? 


M: Essere sé stessi, assolutamente. 
Posso capire che oggi quando imbracci uno strumento è più facile mettersi a fare una tribute band o una cover band perchè è più semplice per il mercato dei locali medio piccoli, è più facile andare incontro ai gusti delle persone però penso che la musica abbia invece bisogno di personalità, persone che propongono anche sperimentando cose personali.

Fai un saluto ai lettori di Outsider.

Un grazie per avermi ospitato nella vostra piattaforma e mi auguro per tutti che possiate credere nelle cose importanti, così come nelle cose divertenti e di avere la stessa forza di arrivarci fino in fondo! 




E noi giriamo il nostro grazie direttamente a Michele, il suo staff e il suo ufficio stampa per la disponibilità e gentilizza.
Vi invitiamo a continuare o iniziare a seguirlo e...
Buona musica a tutti.