Laura Ciriaco: "Abbiamo tutti qualcosa di speciale!" #musicinterview






Un grazie speciale va alla sua famiglia che l'ha sempre sostenuta e tenuta molto vicina al mondo della musica che ormai fa parte di lei da anni. Di recente, ha partecipato a “The Voice Of Italy”, dove ha avuto la fortuna di avere al suo fianco, due splendidi coach quali Francesco Renga e Cristina Scabbia. Il 26 Giugno, invece è uscito il suo inedito “Qualcosa di Speciale”, che anticipa un EP, in uscita in autunno.
Lei è Laura Ciriaco, 33 anni, originaria di Pescara, ma attualmente vive a Melzo (Mi), una splendida donna ed artista, con due splendidi occhi cielo che a volte sembrano parlare addirittura per lei.
Noi di Outsider, ci abbiamo scambiato due chiacchiere, quindi con un caloroso benvenuto accogliamola nel nostro piccolo grande angolo di mondo!


Ciao Laura! Dunque, partiamo dalle basi, come si suol dire! Com'è nata la tua passione per la musica? C'è stato qualcuno che ti ha spinto in questa direzione?


L: La musica nasce da mia madre. Lei suona la chitarra sin da ragazzina e diciamo, che senza “spingere” nessuno, ha incosciamente invogliato sia me che mio fratello a scoprire un po' questi strumenti. Io non ho iniziato con la chitarra ma con il pianoforte, da piccolina piccolina, seguendo le orme di mio fratello maggiore che ha quattro anni in più di me. Da lì, non mi sono mai fermata, ho studiato pianoforte per tanti anni, ho frequentato per qualche anno il Conservatorio a Pescara (è originaria abruzzese), anche se poi ho capito che quella non era la strada, o meglio dire, non era quello lo strumento giusto per me. Io, infatti, volevo cantare, mi sono trasferita all'Aquila per l'Università e anche se già da prima canticchiavo, poi ho cominciato a prendere la faccenda più seriamente, frequentando appunto delle lezioni.
Ovviamente avendo studiato anche il pianoforte, mi è stato moltissimo d'aiuto perchè io adesso, posso sia cantare che suonare, quindi mi sono definire in un certo senso “completa”.
La passione è stata trasmessa sicuramente da mia madre, quindi devo dire GRAZIE a lei.


Parlando di scelte musicali, invece...cosa mi dici della scelta di partecipare ad un talent?

L: Anche questa volta, è tutto in famiglia! Lo zampino, è di mio marito (Laura è sposata), che appunto mi ha spinta a fare questa scelta.
Io in realtà non ci pensavo, non perchè non fossi interessata alla cosa o chissà quale motivo, ma siccome faccio questo lavoro già da anni, è già come andare in cerca di qualcosa che già è il mio lavoro, la musica è già la mia vita da un bel po'. La partecipazione ad un talent l'ho sempre vista come un'opportunità per giovanissimi.
Mio marito invece mi ha detto “perchè non provi? Sei un'artista completa, hai tante cose da dire” e ovviamente un talent può dare l'opportunità per affacciarti ad un pubblico più vasto, cosa che poi è effettivamente successa, quindi mi sono lasciata convincere abbastanza in fretta.
L'idea, dunque, è partita da lui, perchè mi segue da tanto tempo e ogni volta che faccio un concerto, da esterno vede come il pubblico risponde, quindi sponteneamente mi ha detto “perchè non ti fai vedere un po' di più, se il pubblico risponde sempre positivamente, che avvenga in un club piuttosto che quando hai cantato anche davanti a 2.000 persone?”, quindi ci ho provato.
La cosa bella è che ho affrontato questa cosa con leggerezza, mentre negli anni passati quando ci avevo anche pensato di affrontare un talent, sentivo sempre un po' un peso, non so se il motivo fosse perchè fossi poco sicura io. Si dice che c'è un momento per ogni cosa e credo che appunto adesso sia stato il momento giusto; il tutto è avvenuto molto naturalmente e abbastanza con tranquillità.
Ho seguito il corso degli eventi ed è andata bene.

Siamo in tema talent, quindi essendo tu, reduce da “The Voice Of Italy”, cosa ti porti dentro da questa esperienza? Sia cose positive, sia cose negative? E se invece, avessi potuto fare una scelta diversa riguardo il coach, quale sarebbe stata?

L: Come sai, all'inizio non ho potuto scegliere, perchè Francesco ha bloccato Cristina, utilizzando il “blocca coach”.
Ti dico la verità, io quando sono salita sul palco, ho sperato si girassero proprio loro due: Francesco Renga e Cristina Scabbia, perchè li ritenevo i coach più affini a me, Francesco per genere perchè comunque è pop, Cristina perchè era l'unica donna. Nonostante lei non faccia un genere proprio affine al mio, come grinta ed intensità, come cantante mi ci rivedevo molto. Non fraintendermi, se si fossero girati J-Ax o Albano avrei sicuramente trovato delle affinità, anche perchè ho lavorato benissimo anche con loro.
Quando si sono girati entrambi (proprio Francesco e Cristina) ho pensato “e adesso?”, poi ho visto il blocco, quindi mi sono sentita sollevata, per non aver potuto scegliere. Sarei stata molto combattuta, anche se poi ho comunque ho avuto la fortuna di “sperimentare” entrambi.
E devo dire, che mi sono trovata molto bene. Con Cristina, ho proprio avvertito, un'empatia proprio a livello di cuore e di energia, nonostante lei venga e faccia un genere diverso dal mio, la forza che ti riesce a trasmettere e la grinta che riesce a darti, anche semplicemente guardandoti, dicendoti tre cose. Quelle tre cose mirate, arrivano dritte, sono parole che tu in quel momento hai bisogno di sentirti dire.
A livello negativo, invece ti dico nulla. E' stata una bellissima esperienza, a partire dallo staff, che si sono rivelate persone gentilissime, che si sono subiti tutti i nostri sfoghi, i nostri scleri, cercando di aiutarci e sostenerci al meglio. Con i compagni di avventura invece, nonostante fossimo in competizione, non abbiamo sentito tensioni, anzi, con molti di loro sono rimasta in contatto e ancora adesso mi sento. Ci siamo incontrati, in qualche serata, in una o dell'altra, abbiamo fatto dei pezzi assieme, perchè comunque a mio avviso la musica è condivisione. La musica nasce, secondo me, proprio per condividere. Io condivido con te il mio messaggio e tu condividi con me, le tue esperienze, le tue sensazioni, anche quello che il mio brano può suscitarti. Poi ovviamente, quando ti trovi in un talent, rimane una gara, ma una gara sana, dove davanti all'avversario cerchi semplicemente di fare meglio.


Il 26 Giugno invece è uscito il tuo inedito “Qualcosa di Speciale”. Hai affermato che una delle frasi che senti più tue, quasi come una sorta di mantra è “il cuore in ogni passo”...per te, quanto conta il cuore, nella musica e non?

L: Tutto, al 100%. Io credo che la musica senza il cuore non valga niente. E' ciò che viene prima di tutto. Nella vita privata penso lo stesso. Sicuramente le scelte che fai con il cuore, sono le scelte di cui non ti pentirai mai, anche se poi non ricevi quel che dai, perchè la maggior parte delle volte è così: nelle amicizie, nell'amore.
Il cuore e il cervello viaggiano insieme, però molto spesso se non agisci con il cuore, dopo un po' ti si ritorce contro. A volte, soprattutto in amicizia prendo delle batoste e ci rimango male, ma mettendoci il cuore, è l'unico modo che ho per affrontare la vita.
E' proprio per questo, che al primo ascolto di “Qualcosa di speciale”, me ne sono innamorata, soprattutto del testo. E' un testo, secondo me bellissimo ed universale. Ognuno di noi, ascoltandolo può rispecchiarsi in esso. “Qualcosa di speciale”, siamo noi, innanzittutto. Tutti noi abbiamo qualcosa di speciale o possiamo condurlo a qualcuno di speciale e ome dicevamo poco prima è universale, è l'impronta che ho voluto dare, perchè io lo ricollego a tante persone delle mia vita, a tante cose della mia vita e a me stessa. E a tutti quelli che come me, non hanno mai mollato. Una persona che non si arrende è speciale già per questo. E' molto più facile dire “Questa cosa non la so fare, falla tu”. Bisogna quantomeno provarci. Questo pezzo vuole essere un incoraggiamento. Quando dico “è normale avere un sogno infranto”, voglio dire che tutti noi abbiamo dei sogni infranti, però “con te, in questa situazione, in questo nuovo lavoro, in questa nuova esperienza”, posso cambiare le cose o posso almeno provarci a cambiarle, nella maniera in cui voglio che vadano.



Dopo “Qualcosa di speciale”, seguirà un EP? Seguirete sempre la linea di questo inedito?

L: Assolutamente sì. Stiamo lavorando al disco, con il mio produttore Andrea Tipodi e siamo molto felici perchè stanno venendo fuori delle cose molto belle. Ci stiamo divertendo tantissimo.
Sulla linea che seguiremo ti posso dire sì, ni, forse? Vedrai!
Sarà un disco molto bello, nella quale io mi riconosco tantissimo e arriverà probabilmente in autunno. Sarà, dunque, un'estate di lavoro, oltre per il disco, anche per le date live che ho in programma. Come si suol dire, RESTATE SINTONIZZATI!

Quindi, parlando di estate! Suonerai live da qualche parte? Com'è la tua agenda di impegni?

L: Sì, partirò domani per un mini-tour in Sicilia. Toccheremo appunto un po' di città siciliane, andremo anche a Lampedusa. Oltre al fatto di poter andare in Sicilia, sono molto contenta per il fatto di suonare con due musicisti siciliani, cosa totalmente casuale, non voluta, perchè sono i musicisti con cui collaboro anche qui a Milano, dove vivo sia io che loro. La Sicilia, inoltre è una città che musicalmente non ho ancora visitato, quindi sono molto felice di poter portare la mia musica anche lì. Il 16 Agosto, continuerò il mio tour al Sud, dove sarò ospite ad una manifestazione in Calabria e nel frattempo l'agenda degli impegni si sta facendo sempre più fitta. Quindi, per rimanere aggiornati sul calendario definitivo, basta dare un'occhiata ai miei profili social!


Domanda di rito: Cosa consigli ai giovani di oggi che vogliono intraprendere la propria strada nel mondo della musica?

L: Io ho la fortuna di lavorare tanto con i giovani, o meglio giovanissimi, anche perchè sennò sembrerei vecchia in confronto (ride). Infatti, io insegno tanto ed in più posti, (Laura è direttrice artistica della scuola di musica di Cassina De' Pecchi, docente all'Accademia Zero9 e alla Talent School di Muggiò) e di conseguenza ho anche una vasta gamma di allievi, dai giovanissimi alla gente più adulta, quindi conosco tutti gli aspetti della passione per la musica; dal giovanissimo che vorrebbe fare questo come lavoro, all'adulto che lo fa perchè è sempre stato il suo sogno e magari in età adulta riesce a dedicarsi più allo studio. Quindi, consiglio sicuramente di studiare, perchè soprattutto negli ultimi anni c'è molta gente brava, preparata, che ha davvero tante cose da dire, quindi pian piano, perseverando e studiando c'è spazio per tutti. Bisogna lavorare sui contenuti che ultimamente un po' si sono persi, anche se penso che chi ha una cosa da dire importante emerge ugualmente. Soprattutto, consiglio di non mollare mai, di concentrarsi sulla passione perchè è quella che muove tutto e su quello che hai da dire. Di intoppi ce ne saranno sempre, ma non per questo bisogna arrendersi.


Ringraziamo Laura per la chiacchierata. In attesa di maggiori dettagli sull'uscita del suo album, vi invitiamo a seguirla in tutti i profili social e se siete in zona, vi consigliamo di andarla a sentire live! Siamo sicure, non ve ne pentirete!
Buona Musica a tutti!




DATE LIVE DI LAURA (in continuo aggiornamento):

14.07.18 - Trapani @ Lido Paradiso
17.07.18 – 18.07.18 – 19.07.18 - Lampedusa @ Glenadin
20.07.18 - Marsala @ Viva la Vida
16.08.18 @ Palmi