Francesco De Gregori e Mimmo Paladino: tutto sulla conferenza stampa di "Anema e Core" #pressconference



Qualche giorno fa, nella magnifica cornice della Triennale di Milano, si è svolta la presentazione del nuovo progetto discografico del Maestro Francesco De Gregori e Mimmo Paladino: Anema e Core.
Dopo un video che ha fatto da intro alla conferenza, si sono appunto presentati in sala, questa coppia di artisti e amici che hanno deciso, di dare vita a questo nuovo progetto, (uscito il 26 Ottobre, in esclusiva sui siti IBS e La Feltrinelli).

Un progetto che sta nel mezzo tra un'opera d'arte e un disco. Qualcosa di speciale ma indefinibile, sotto certi punti di vista.
«Basta che non venga definito cofanetto - afferma Francesco De Gregori - è un termine che non mi piace! Sembra quello delle caramelle».
«"Anema e Core", ha si può dire, la presunzione di essere qualcosa di diverso in un mondo digitalizzato - dove i due affermano - "Noi abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo...Vediamo come va!» - Francesco ha continuato - «Dopo 40 anni, sono arrivato ad un punto tale, in cui mi sento anche di rischiare. Ti viene voglia di sporcarti le mani quando lavori da anni in un settore artistico. Si sente il bisogno di invadere altri campi. Bisogna avere il coraggio per fare gli artisti.»




Un'idea nata per caso, da De Gregori, nella bellissima Napoli - nella quale Francesco ha spiegato -
«L'idea di cantare questa canzone insieme a Chicca, è venuta a Napoli, davanti al mare. Mi ricordo che c'era un posteggiatore che cantava sempre questa canzone, quella sera non c'era e allora l'ho cantata io. Chicca mi è venuta dietro e ci sono piaciute le nostre voci insieme. Ricordo dei momenti davvero emozionanti. Inizialmente, quando mi misi a cantarla, mi resi conto che conoscevo solo il ritornello della canzone.»
Idea, poi sviluppata con Paladino «Quando Francesco mi ha detto che voleva cantare Anema e Core, ho pensato che fossimo in un territorio pericoloso. Non tanto per la lingua ma per la tradizione. Ho subito pensato che il disco doveva essere in vinile. Ed è dai solchi, dall'unicità con cui viene inciso ogni vinile che è venuta l'idea di creare una vera opera d'arte.»

Infine, la conferenza si è conclusa con uno scambio di battute tra i due «Se avete presente il rapporto tra Dante e Virgilio, allora potete ipotizzare l'incursione di De Gregori in un campo che non è il suo, se non come "amante dilettante dell'arte"». «Io sono una vittima del bello. Se dovessi rinascere, farei il pittore»«Virgilio porta Dante all'Inferno e andare all'inferno è sempre interessante. Certo, dipende da chi ce lo offre» ha risposto Paladino.