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Vincenzo Incenzo: Oggi esce "Credo" #musicnews
Scrivo
per provare ingenuamente a volare, per ristabilire un equilibrio con
il mondo in cui viviamo. Credo ancora che le canzoni possano avere un
compito, parlare alla gente, sollecitare coscienze.Mi
piace raccontare il battito d’ali di una farfalla come il terremoto
sociale.Sono
spaventato dall'impoverimento del linguaggio di oggi, dalla violenza
verbale che cresce in questo tempo. Da ogni parte manca dialogo.
Sangue chiama sangue, in un'arena mediatica agghiacciante, dove
nessuno fa un passo indietro. Le canzoni possono fare cultura,
pensiero, opinione. Possono, come è stato in altre stagioni.Bisogna
alimentare il bello, con tutte le forze. Credo fermamente
all’importanza politica e sociale della bellezza.Credo
che l’amore sia dovunque, che resti sui corrimano di quegli autobus
che tornano al deposito a tarda sera, e credo che anche il più
cattivo degli uomini avverta intimamente la necessità di un
abbraccio.Arrivo
a questo progetto dopo un viaggio infinito: tanti successi per grandi
artisti, teatro e musical importanti, saggi e romanzi; ho scritto
senza sosta, sin da bambino, il mondo volava fuori dalla finestra
come un pallone su un prato e io non riuscivo a lasciare la mia
stanza, inchiodato lì, a cercare di rappresentarlo, di aumentarlo,
anche a costo di non viverlo. Una malattia, un bisogno. Niente è
cambiato crescendo, se non gli interlocutori e gli strumenti.Sono
rimasto sempre in quinta, in silenzio, ma ho sempre sognato di
cantare quanto scrivevo. Sin dal primo giorno che misi piede al
Folkstudio, a 17 anni. In quel locale storico, che aveva cullato i
più grandi e che stava per chiudere i suoi battenti, tutti vedevano
per me un futuro da cantautore.Ora
è come tornare al punto di partenza, a quel piccolo palco di
Trastevere dove ho iniziato a cantare le mie canzoni. Mi sembra in
qualche modo di recuperare il mio primo Credo, l’essenza più
profonda di me stesso.Quell’essenza
che non si è mai spenta ma alla quale credevo ormai di dover
rinunciare.Lo
devo a Renato, che si è accorto del mio grido mentre stavo in
silenzio. Lavoravamo insieme al suo disco, e per caso è saltato
fuori un mio provino. “Che aspetti?” mi ha detto.Qualcosa
da quel momento si è acceso e non si è più spento. Scrivevo una
canzone al giorno e gliela inviavo per avere il suo immediato parere.Avere
un confronto del genere accende tutti gli special del cervello e del
cuore.Il
lavoro è nato e cresciuto al suo fianco, ed ora è qui, per arrivare
più lontano possibile. Vi assicuro che c’è tutto il mio cuore, la
mia rabbia e le mie lacrime; e tutto quello che ancora non ero
riuscito a dire.Vincenzo
CREDITIProdotto
da: Renato
ZeroArrangiamenti
e realizzazione: Danilo
MadoniaMixato
da Maurizio
Parafioriti allo
Studio
OvaleMasterizzato
da Patricia
Sullivan al
Grundman
Mastering Studio di
Los AngelesMUSICISTIBatteria
Lele
MelottiBasso
Paolo
CostaPiano,
tastiere programmazione e orchestrazione Danilo
MadoniaChitarre
acustiche, elettriche e dobro Flavio
IbbaOrchestra
Piccola
Orchestra PopFotografie
Roberto
RoccoArtwork
Paolo
De Francesco
TRACKLIST1.
Je suis2.
La mia canzone per te3.
L’elefante e la farfalla4.
Prima di qualunque amore5.
Pensiero unico6.
Il primo giorno dell’estate7.
La canzone che sta passando8.
Cinque giorni guest
Renato Zero9.
I nemici dell’amore10.
L’acrobata11.
Dal paese reale12.
Salutami l’amore intro13.
Salutami l’amore