ALICE MERTON: E IL SUO NUOVO ATTESO ALBUM S.I.D.E.S. #Musicnews


Era il 2017. Con il singolo No Roots, Alice Merton fece ballare e cantare mezzo mondo. Un appuntamento fisso nella Top 10 delle classifiche in tutta Europa e non solo, il cui suggello naturale fu la pubblicazione del primo album Mint nel 2019. L’artista da 600 milioni di stream, metà inglese/metà tedesca (cresciuta negli Stati Uniti, Canada e Germania), lasciò all'epoca un segno indelebile, il cui successo fu confermato da singoli come Lash Out e Why So Serious (brano che recentemente è stato citato nella celebre serie TV La Casa di Carta). 


La cantautrice «senza radici» da numeri da record quali -disco d'oro negli Stati Uniti e in Italia, disco di platino in Germania, Austria, Francia, Polonia, Svizzera, Turchia e ancora una volta doppio platino in Italia- torna adesso in un periodo in cui tutti bramiamo il meritato raggio di sole dopo una notte interminabile. L'atteso secondo album S.I.D.E.S. vedrà la luce il 17 giugno tramite la sua stessa etichetta Paper Plane Records Int. e porta con sé un ulteriore conferma di ritorno alla normalità: il tour europeo. In programma dal 18  ottobre al 1 dicembre, la serie di eventi farà sognare anche i fan italiani: 25 ottobre al Fabrique di Milano. 

 
S.I.D.E.S. è lo schema di un puzzle. Le molteplici sfaccettature di un'artista che con l'album della maturità si scompone e ricompone in 15 tracce.  Alice Merton si rivela: a noi il gioco del riassemblaggio, a noi scoprire il codice sotteso al mosaico musicale. 


"I Lati", volendo tradurre l'acronimo del titolo, esordiscono con un brano dall'immediato impatto come Loveback. Qui viene riassunto tutto: il sound tra pop e alternative rock, le tematiche genuine di chi si confessa gridando ad alta voce quell'intima verità che solitamente ci raccontiamo guardandoci negli occhi allo specchio. Il basso plettrato oscilla come un battito cardiaco accelerato e la batterie elettroniche si sommano alle batterie "suonate", mentre le chitarre elettriche infondono umanità al synth pop sound.  

Il metronomo sostenuto del brano di apertura trova conferma nelle seguenti Island, Future, e  Same Team. 

Con Blindside le sonorità si fanno più sfaccettate. Il rock dondola a braccetto con sussulti funk. Alice canta anche in questo caso con ineccepibile intonazione, talmente perfetta da sembrare sintetizzata. Ma l'anima che emerge nell'evoluzione del brano, hanno tutta la genuinità di una esibizione dal vivo. 

Lungo il percorso di un disco composito e variegato, c'è un altro pezzo del puzzle che merita la sottolineatura: The Other Side è il più anni '80 dei brani contenuti in S.I.D.E.S.  

Il titolo stesso è la più evidente connessione con la denominazione dell'album: probabilmente nel labirintico gioco di scomposizione artistica del disco, questo è il brano verità, il più rilevatore. Quasi racchiudesse le istruzioni per uscire dal dedalo racchiuso nell'album.  

Solo l'ascolto completo di tutto il disco vi permetterà di conoscere l'anima di Alice Merton. Solo se saprete leggere gli indizi, come le briciole di Pollicino. 

Il nuovo album porta con sé un ulteriore conferma di ritorno alla normalità: il tour europeo. In programma dal 18  ottobre al 1 dicembre, la serie di eventi farà sognare anche i fan italiani. Segnatevi la data: 25 ottobre al Fabrique di Milano. 

Lo spettacolo si promette imperdibile anche per la notoria generosità di Alice Merton. Ricordiamo, infatti, che l'artista ha voluto sostenere l'associazione Women for Afghan Women con i profitti realizzati lo scorso Natale tramite lo store online della sua etichetta.