San Siro è un mare di cuori che battono all’unisono.
Più di 56.000 persone, una voce sola: quella dell’anima. Quella dei Modà.
Dopo anni lontani dai grandi stadi, la band capitanata da Kekko Silvestre ha scelto il luogo simbolo della musica live italiana per “La Notte dei Romantici”, un evento che è andato ben oltre il concerto: è stata una celebrazione di emozioni condivise, ricordi incisi nei testi e cuori che non hanno mai smesso di cantare.
Il viaggio inizia dietro le quinte, in sala stampa, dove incontriamo i Modà.
L'emozione è nell'aria, e lo confermano anche loro, trasformandola a parole.
Non vedono l'ora di salire sul palco, dando il massimo al pubblico che è arrivato da ogni parte d'Italia e non solo, per vivere una serata indimenticabile.
Un palco, una storia, una generazione
Quando le luci si abbassano, San Siro esplode. E non per effetto scenico, ma per la pura forza di un pubblico che vive ogni canzone come una parte della propria storia.
Si parte con “Viva i romantici”, che è più di un brano: è un manifesto. Poi “Come un pittore”, “La notte”, “Tappeto di fragole”, e l’intramontabile “Sono già solo”. Ogni nota è accolta da un boato, ogni strofa cantata in coro da decine di migliaia di voci.
Kekko si muove sul palco come se fosse a casa, tra momenti di riflessione e altri di pura potenza vocale. C’è spazio per la nostalgia, per i sorrisi, per le lacrime. Ma soprattutto, per la gratitudine reciproca tra chi canta e chi ascolta.
Il concerto dei Modà non è stato solo un ritorno: è stata una riconferma del loro grande talento.
Dopo momenti difficili, dopo pause, silenzi e nuove strade, la band ha dimostrato che la musica vera non ha tempo né moda. Resiste, si trasforma, ma resta.
Chi era lì non ha assistito solo a uno show, ma ha vissuto una notte in cui ognuno si è sentito parte di qualcosa.
Una notte che non si dimentica.
"Questa non è solo la nostra musica. È la vostra storia."
E a giudicare dall’energia di San Siro, quella storia continuerà a essere scritta. Insieme.