Sonohra e il loro "Ultimo grande eroe" #musicnews


A 10 anni dall’esordio discografico (“Liberi da sempre”, 2008) e dalla vittoria nella sezione “Giovani” del Festival di Sanremo, i Sonohra tornano con il quinto album di inediti dal titolo “L’ultimo grande eroe”: il disco uscirà il 14 dicembre e verrà anticipato da cinque brani e videoclip: quattro verranno pubblicati in tutti i digital store e i rispettivi video sul canale Vevo dei Sonohra (già usciti “Come un falco che va nel suo cielo" e "L'ultimo ballo lento"; in uscita domani "Un gioco di parole” e il 30 novembre "Con una foto di James Dean") mentre il quinto “Ciao" sarà disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali a partire dal 7 dicembre.

L’album è composto da 10 brani ed è completamente prodotto da Luca e Diego Fainello: Luca ha curato i testi, Diego la musica e gli arrangiamenti. Tutto l’album è in analogico ed è stato registrato nello studio dei Sonohra, #Civico6.
Da quest’anno, infatti, i due fratelli hanno portato a termine la realizzazione del loro studio di registrazione, che li consente di produrre tutti i loro lavori, ma anche di collaborare alle produzioni di altri artisti.
Il brano “L’ultimo grande eroe” che dà il titolo al disco è dedicato al padre scomparso lo scorso anno: “Un omaggio ad un rapporto che non è sempre stato semplice, dovuto al carattere introverso di nostro padre, sempre però pronto a sostenerci nella musica”, raccontano Luca e Diego.

A questo album seguirà subito un secondo, in uscita nel 2019: “Questo ‘doppio’ progetto rappresenta la strada verso il racconto di noi stessi – spiegano i Sonohra -.
Non siamo ancora completamente noi, resistono ancora delle barriere che ci hanno impedito di metterci completamente a nudo, ma ci stiamo lavorando. Siamo entrambi molto riservati, scavare in noi stessi e buttare fuori tutto in musica è un percorso che stiamo coltivando.
Anche dal punto di vista delle sonorità: cercheremo sempre di più di avvicinarci al nostro mondo musicale, al nostro modo di concepire la musica.
Vogliamo riuscire ad esprime tutto di noi, senza barriere, senza timori, senza regole.
Questo è l’album che inaugura questa strada, ma è solo l’inizio.
Vogliamo farci conoscere per quello che noi siamo, sia dal punto di vista della scrittura che della musica, vogliamo che queste diventino lo specchio di noi stessi, senza trucchi, anche se questo può voler dire sconfinare in risultati poco commerciali.
Questo disco è nato a casa nostra, nel nostro soggiorno, nel nostro giardino, di giorno, di notte, ed è completamente nostro, in tutto. È noi, anche se non ancora completamente noi.”

Il disco apre con un invito a trovare la felicità nelle piccole cose, a vivere il presente appieno (“Vivi ogni attimo come se fosse l'ultimo”).
Prosegue con una riflessione sul futuro raccontata dal punto di vista della nuova generazione in “Da che parte è il tuo destino”, con il confronto tra la generazione dei nostri genitori e quella nostra (“Con una foto di James Dean”) e con il dialogo tra una figlia e una madre nel momento in cui questa viene a mancare (“Ciao”).
La parte centrale è dedicata alla ricerca della propria libertà, alla voglia di rischiare (“Come un falco che va nel suo cielo”), alla ricerca di un senso in una vita sempre più spesso trattata come finzione (“Un senso per me”), e al confronto tra come si amava un tempo e come si ama oggi (“L’ultimo ballo lento”).
Il disco si conclude con la ricerca di quella normalità che manca e che rischia di mettere in crisi una relazione (“Un gioco di parole”), con la dedica al padre scomparso (“L’ultimo grande eroe”) e con la speranza e il bisogno in un cambiamento come forza nuova per affrontare il futuro (“Un soffio d’aria nuova”).

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