"Ci saranno sicuramente delle difficolta',tirate sempre avanti per la vostra strada, senza farvi abbattere dalle intemperie, anche quando il vento soffia al contrario."
Con questa frase dell'artista che sara' con noi oggi, voglio iniziare questo articolo.
Con la forza e la grinta che lo caratterizza.
Classe 1986, all'anagrafe Daycol Orsini e in arte Claver Gold, riesce a coltivare la sua passione per il writing e l'hip hop scoprendole quasi per caso ma arrivando a farle diventare il proprio stile di vita.
Uscito questo novembre con il suo nuovo album,"Melograno",firmato Glory Hole Records,ha emozionato chiunque lo ascoltasse, dando ad ogni testo un pezzo di se' e delle sue esperienze.
Dopo questa piccola presentazione diamo il benvenuto a Claver Gold, per rispondere alle nostre curiosita'.
-Partiamo dalle origini.
Come e' nata la tua passione per la musica e, se dovessi parlare al Claver degli inizi,cosa gli diresti o consiglieresti?
Ciao, la mia passione e' nata intorno al 1998, inizialmente con il writing, quando giravo per la citta' e vedevo i primi "pezzi" eseguiti dalle crew storiche di writers ascolani, mi sono detto, "Voglio farlo anche io",cosi' ho iniziato la mia avventura nel mondo dell'hip hop come writer.
In seguito ho conosciuto alcuni ragazzi che facevano freestyle e da li ho incominciato a rappare anche io, intorno al 2000, un po' per gioco, un po' per provare a tirare fuori i problemi che tutti gli adolescenti hanno dentro.
Se dovessi parlare al Claver degli inizi gli direi:
"Te sta' dentro che qua fuori e' un brutto mondo!".
Per citare RadioFreccia
Il consiglio,invece che ampio a tutti i ragazzi che vogliono avvicinarsi a questa cultura e' di non scordare che appunto e' una cultura, non un gioco, il rap e l'hip hop sono un modo di concepire la vita, e' come essere Punk, vivi punk, e se sei Hip hop, vivi e respiri hip hop.
Ci saranno sicuramente delle difficolta', tirate sempre avanti per la vostra strada, senza farvi abbattere dalle intemperie, anche quando il vento soffiera'.
-A chi ascolta per la prima volta "Melograno", che messaggio vorresti arrivasse e in quale traccia dell'album ti ritrovi di piu' ?
Mi ritrovo in tutto il disco, e' un concept album, basato sulla fecondita' femminile e l'aridita'.
Il mio tipo di scrittura fa' si che arrivi un messaggio preciso, ma che ogni persona possa rivedere nelle canzoni una parte del suo vissuto, che la mia storia diventi la loro e viceversa.
Non sono qui per insegnare niente a nessuno.
-Come e' nata la collaborazione con i Kintusugi?
Con i Kintusugi ci conoscevamo gia' da tempo,quando abbiamo iniziato a lavorare con il disco, siamo prima di tutto amici e poi "artisti".
La collaborazione vera e propria e' nata, quando strimpellando una chitarra,Davide uno dei Kintusugi, mi emoziono' cosi' tanto che mi venne voglia di fare qualcosa di diverso, qualcosa che andava oltre i canoni del rap che si ascoltavano fino a quel momento, dal boombap, del classic, delle trap e via dicendo.
Volevamo creare qualcosa di romantico, estemporaneo,erotico che entrasse, sia con le sonorita' che con le parole, nel cuore della gente.
Cosi' abbiamo iniziato a lavorare al disco, circa tre anni fa'
-Ringranziandoti della gentilezza e disponibilita'.
Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere la tua stessa strada?
Bhe mi sembra di essere stato chiaro alla fine della prima domanda :D
-Per l'ultima domanda,abbiamo voluto dar voce ad uno dei tuoi grandi sostenitori, ed ecco il suo messaggio e le sue curiosita' per te:
"Ciao Claver,qui e' Matteo, aka Idea, che ti parla, un ragazzo del barese che si droga della tua musica.
Fiero di essere l'alieno che ascolta Claver invece dei Dogo,nel 2016.
Ma veniamo al dunque, ecco le mie domande per te:
Pensi che la lettura possa ampliare il bagaglio culturale di un' artista? E quanto influisce sulla scrittura di un pezzo,leggi molto?
L'ultima curiosita':
Quanta musica ascolti giornalmente?
Sei un grande, continua a tirar giu' impianti come fai e a macinare chilometri.
Molfetta ti aspetta!
Ciao Matteo, la lettura amplia piu' di ogni altra cosa il bagaglio culturale di un'artista, ma non solo, di ogni persona.
Anche il Cinema, la fotografia, l'arte pittorica, tutto quello che provoca emozione,che ti fa' sentire qualcosa dentro, vuol dire che ti ha stimolato.
Per il mio modo di scrivere si, sono condizionato dalla scrittura di grandi classici italiani, Calvino,Svevo,Montale ecc.
Si puo' soltanto imparare dai migliori, come dai cantautori italiani.
Ultimamente non sto leggendo molto, ma in generale ho letto parecchio, ora con i vari impegni faccio un po' fatica.
Per finire,giornalmente sembrera' strano ma non ascolto molta musica, mi piace il silenzio,spesso mi piace ascoltare il vuoto,mi riposa.
Grazie per le domande,un abbraccio
Claver Gold.
E ringrazio io, il nostro grande artista per averci donato tanto in questa intervista.
Personalmente lo stimo tantissimo, gli devo molto,perche' riesce ad descrivere perfettamente ogni situazione.
Bene amici, ora non vi resta che restare sintonizzati su tutte le news di Claver Gold ed emozionarvi con i suoi brani.
Buona musica a tutti!
Con questa frase dell'artista che sara' con noi oggi, voglio iniziare questo articolo.
Con la forza e la grinta che lo caratterizza.
Classe 1986, all'anagrafe Daycol Orsini e in arte Claver Gold, riesce a coltivare la sua passione per il writing e l'hip hop scoprendole quasi per caso ma arrivando a farle diventare il proprio stile di vita.
Uscito questo novembre con il suo nuovo album,"Melograno",firmato Glory Hole Records,ha emozionato chiunque lo ascoltasse, dando ad ogni testo un pezzo di se' e delle sue esperienze.
Dopo questa piccola presentazione diamo il benvenuto a Claver Gold, per rispondere alle nostre curiosita'.
-Partiamo dalle origini.
Come e' nata la tua passione per la musica e, se dovessi parlare al Claver degli inizi,cosa gli diresti o consiglieresti?
Ciao, la mia passione e' nata intorno al 1998, inizialmente con il writing, quando giravo per la citta' e vedevo i primi "pezzi" eseguiti dalle crew storiche di writers ascolani, mi sono detto, "Voglio farlo anche io",cosi' ho iniziato la mia avventura nel mondo dell'hip hop come writer.
In seguito ho conosciuto alcuni ragazzi che facevano freestyle e da li ho incominciato a rappare anche io, intorno al 2000, un po' per gioco, un po' per provare a tirare fuori i problemi che tutti gli adolescenti hanno dentro.
Se dovessi parlare al Claver degli inizi gli direi:
"Te sta' dentro che qua fuori e' un brutto mondo!".
Per citare RadioFreccia
Il consiglio,invece che ampio a tutti i ragazzi che vogliono avvicinarsi a questa cultura e' di non scordare che appunto e' una cultura, non un gioco, il rap e l'hip hop sono un modo di concepire la vita, e' come essere Punk, vivi punk, e se sei Hip hop, vivi e respiri hip hop.
Ci saranno sicuramente delle difficolta', tirate sempre avanti per la vostra strada, senza farvi abbattere dalle intemperie, anche quando il vento soffiera'.
-A chi ascolta per la prima volta "Melograno", che messaggio vorresti arrivasse e in quale traccia dell'album ti ritrovi di piu' ?
Mi ritrovo in tutto il disco, e' un concept album, basato sulla fecondita' femminile e l'aridita'.
Il mio tipo di scrittura fa' si che arrivi un messaggio preciso, ma che ogni persona possa rivedere nelle canzoni una parte del suo vissuto, che la mia storia diventi la loro e viceversa.
Non sono qui per insegnare niente a nessuno.
-Come e' nata la collaborazione con i Kintusugi?
Con i Kintusugi ci conoscevamo gia' da tempo,quando abbiamo iniziato a lavorare con il disco, siamo prima di tutto amici e poi "artisti".
La collaborazione vera e propria e' nata, quando strimpellando una chitarra,Davide uno dei Kintusugi, mi emoziono' cosi' tanto che mi venne voglia di fare qualcosa di diverso, qualcosa che andava oltre i canoni del rap che si ascoltavano fino a quel momento, dal boombap, del classic, delle trap e via dicendo.
Volevamo creare qualcosa di romantico, estemporaneo,erotico che entrasse, sia con le sonorita' che con le parole, nel cuore della gente.
Cosi' abbiamo iniziato a lavorare al disco, circa tre anni fa'
-Ringranziandoti della gentilezza e disponibilita'.
Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere la tua stessa strada?
Bhe mi sembra di essere stato chiaro alla fine della prima domanda :D
-Per l'ultima domanda,abbiamo voluto dar voce ad uno dei tuoi grandi sostenitori, ed ecco il suo messaggio e le sue curiosita' per te:
"Ciao Claver,qui e' Matteo, aka Idea, che ti parla, un ragazzo del barese che si droga della tua musica.
Fiero di essere l'alieno che ascolta Claver invece dei Dogo,nel 2016.
Ma veniamo al dunque, ecco le mie domande per te:
Pensi che la lettura possa ampliare il bagaglio culturale di un' artista? E quanto influisce sulla scrittura di un pezzo,leggi molto?
L'ultima curiosita':
Quanta musica ascolti giornalmente?
Sei un grande, continua a tirar giu' impianti come fai e a macinare chilometri.
Molfetta ti aspetta!
Ciao Matteo, la lettura amplia piu' di ogni altra cosa il bagaglio culturale di un'artista, ma non solo, di ogni persona.
Anche il Cinema, la fotografia, l'arte pittorica, tutto quello che provoca emozione,che ti fa' sentire qualcosa dentro, vuol dire che ti ha stimolato.
Per il mio modo di scrivere si, sono condizionato dalla scrittura di grandi classici italiani, Calvino,Svevo,Montale ecc.
Si puo' soltanto imparare dai migliori, come dai cantautori italiani.
Ultimamente non sto leggendo molto, ma in generale ho letto parecchio, ora con i vari impegni faccio un po' fatica.
Per finire,giornalmente sembrera' strano ma non ascolto molta musica, mi piace il silenzio,spesso mi piace ascoltare il vuoto,mi riposa.
Grazie per le domande,un abbraccio
Claver Gold.
E ringrazio io, il nostro grande artista per averci donato tanto in questa intervista.
Personalmente lo stimo tantissimo, gli devo molto,perche' riesce ad descrivere perfettamente ogni situazione.
Bene amici, ora non vi resta che restare sintonizzati su tutte le news di Claver Gold ed emozionarvi con i suoi brani.
Buona musica a tutti!