Partiamo dal luogo di convocazione: particolare e forse un po' inusuale. Probabilmente, William Mezzanotte, in arte Nayt, voleva riprendere il tema dell'intero disco.
Quindi, tutti pieni di curiosità, ci
siamo riuniti all'Enigma Escape Room di Rogoredo, dove ad accoglierci
ci sono stati "scatti d'ira" tinti di vernice magenta, sparsi qua e là sulle mura
di un edificio, apparentamente abbandonato.
Nayt, insomma, è tutto tranne che
impostato. Non ha voluto nemmeno adottare la classica posizione da conferenza, dove si presenta il disco, seguito da un botta e risposta con la stampa, solo per svolgere la consueta presentazione, che precede un disco.
No, lui ha preferito, sedersi alle nostre spalle, per una
chiacchierata tra “amici”, dove in maniera del tutto informale,
non si è risparmiato nulla, nonostante l'evidente agitazione, dipinta sul suo volto.
Dunque, Raptus 3, è uscito venerdì 15
Marzo, prodotto da 3D per VNT1 ed è il continuo di una trilogia, che
probabilmente si concluderà qui, perchè a detta di Nayt, un Raptus
4 non sa se ci sarà mai. Il progetto “Raptus”, infatti, è nato
come esperimento, come sfogo, un modo magari, per rappare di più.
Seguito poi, da Raptus 2 che invece è nato perchè si è andato a
creare un hype allucinante, hype talmente alto che ha indotto Nayt ad
“abbandonare” un po' Youtube, dove lavorava tanto, per sbarcare
su Spotify e magari, perchè no, guadagnare qualcosa dalla sua
passione. «Io un anno e mezzo fa, consegnavo pizze per Roma,
regà!».
Anche se preferisce non articolarlo
troppo, questo disco per Nayt, è determinante, nel suo percorso
musicale e per lui, tra le altre cose, è bello averlo fatto quasi da
solo, in modo da riuscire a “misurare” realmente l'interesse
della gente nei suoi confronti e della sua musica.
RAPTUS 3: «Ci ho messo un anno e mezzo
per scriverlo. La tracklist l'ho rifatta mille volte e alla fine, ho
deciso di posizionare “Gli occhi della tigre” come ultima
traccia, perchè è l'inizio e la fine di un ciclo.
Come brano da radio, invece ci vedo “Exit”,
perchè è molto musicale».
FEATURING: «Vi dirò, dopo il feat. Con Madman, l'hype nei miei confronti si è alzato e di conseguenza, ho avuto tante richieste di collaborazioni, però ho trovato difficoltà ad inserire dei featuring nel disco. Ci ho provato ma non è semplice. In tutta onestà sono più bravo io ad inserirmi nel mondo degli artisti piuttosto che portare loro nel mio».
COME CREA LA SUA MUSICA: Si parte dal
presupposto che né Nayt né 3D, si sentono di rientrare in una
categoria specifica. Nella musica, come nella vita privata.
«Io non scrivo mai senza musica. Né
scelgo un tema di cui parlare” C'è, semplicemente un momento di
creazione della giornata, in cui mi sento di dire qualcosa. Magari
perchè sento delle basi, delle colonne sonore che mi ispirano,
quindi corro in studio e riarrangio.
Non sapendo né la tecnica della
musica, né suonare, cerco di reindizzare il sound verso quella che è
la mia visione del pezzo. Il mio insomma, è più un gioco di
emozioni che di tecnica».
SANREMO: «A me piacere rompere gli
schemi, portare qualcosa di potente, che nessuno ha portato.
Mi piacerebbe andare a Sanremo, se
avessi fatto il pezzo giusto, fare rumore anche a costo di essere
“scomodo”. Vorrei usare l'arte, per fare qualcosa di concreto».
INFLUENZE MUSICALI: «Le mie influenze, sono per
lo più internazionali, da Kanye West, ad Eminem, a Rihanna, a Drake
e Kendrick Lamar.
Di italiani, credo nessuno. Forse Fabri
Fibra. C'è da dire però, che Cesare Cremonini fa delle robe veramente
fighe».
Infine, alla domanda “Hai paura della
fama”?, con onestà Nayt ha risposto che «la fame non mi è
scomparsa. Io voglio essere in grado di fare cose impossibili».
Di seguito la tracklist di “Raptus
3”:
- Per essere vivi
- La mia voce
- Brutti sogni
- Exit
- Effetto domino
- A Silvia
- Animal
- Inferno
- Ti am*
- Fame (feat. Madman)
- Gli occhi della tigre