A due anni di distanza da “Pace”, è
“Figli di nessuno”, il titolo del decimo album di inediti di
Fabrizio Moro, uscito il 12 Aprile per Sony Music Italy. Album,
anticipato dal singolo “HO BISOGNO DI CREDERE”, attualmente in
rotazione radio.
Tra instore tour e promo varia legata
al disco, Fabrizio ci ha incontrate per una chiacchierata, dove ci ha
parlato dell'album ovviamente, dei suoi figli, dell'amore e del tour
che ad Ottobre lo vedrà protagonista nei palasport, per quattro date
live esclusive.
Dunque, senza ulteriori indugi, diamo
un benvenuto nel nostro portale a Fabrizio!
Ciao Fabrizio! Entriamo subito nel vivo della nostra chiacchierata...
A proposito di "Quando ti stringo forte" e del "ma tu sei sempre qui a salvarmi da me stesso", secondo te effettivamente quanto potere ha l'amore? E' davvero così potente da "salvarci" o è un potere sopravvalutato?
L'amore salva da ogni cosa, o per lo
meno nella mia vita è stato così. E non intendo quello di coppia ma
in generale. Quello per i figli, ad esempio, mi ha salvato dalle
paure che mi hanno tormentato nella mia adolescenza. Sono un
ipocondriaco cronico ma da quando ci sono loro si è affievolito
molto. L'amore è il filo conduttore tra quello che sei e la parte
più bella della tua vita.
In una società odierna,
molto competitiva, molto social, c'è un modo per aiutare un
adolescente e quanto è importante per un adolescente credere in sé
stesso?
E' molto importante credere in sè stesso, ma è ancora più importante credere secondo me nella
collettività, che è un concetto che ad oggi non c'è più. Ognuno è
chiuso davanti a sè stesso, davanti allo schermo, davanti ad un
telefonino.
Io nel mio album parlo di Oratorio ma
non parlo di Oratorio, perchè andavo a pregare. A 17 anni non me ne
fregava nulla. Io andavo all'Oratorio perchè quello era un tetto di
protezione che avevo sulla mia testa. Dico "tetto di protezione",
perchè lì c'erano i miei amici, c'erano i miei compagni, quelli con
cui suonavo, con cui mi ubriacavo, con cui fumavo, con cui raccontavo
le mie cavolate e parlavo dei miei amori. E' molto importante credere in te stesso, perchè credere in
te stesso fa la differenza, nella vita, per chi ce la fa, per chi non
ce la fa. E' ancora più importante credere che la persona accanto a
te, possa fare la differenza assieme a te.
Tra tutti i brani di questo album, che
hai scritto tu, ce n'è uno in particolare che proprio ami?
“Filo D'erba”. Credo che sia il
brano più ispirato, perchè parla di mio figlio. Un bambino che mi
somiglia molto, soprattutto sotto il punto di vista caratteriale. Io
ero un bambino molto chiuso , molto introverso, pauroso. Vedo in lui, un Fabrizio piccolo, dove attraverso i suoi occhi, traspare il verso del fallimento e degli errori che ho
fatto. E questa cosa fa logorare a me, un Fabrizio grande.
Lui ancora non l'ha ascoltata la canzone e penso sarà una cosa difficile da affrontare.
Dall'esterno, sei sempre vissuto come
“l'eterno ragazzo”, questo però è il tuo decimo disco. Come ti
senti? Un ragazzo, un uomo, considerando anche, che appunto, tuo
figlio ha già dieci anni?
Come Gianni Morandi. (ride.)
Io in realtà mi sento un ragazzo, mi
sento sempre un po' curioso. La curiosità, è l'emozione che provo
ogni giorno, quindi mi sento giovane dentro
sempre. Ho voglia di scoprire, ho voglia di fare nuove esperienze, ho
voglia di migliorare il mio lavoro, di suonare davanti a più
persone. Sento che ancora, se dovessi fare un bilancio e dirti a
che punto del percorso mi sento, ti direi a metà quindi ce n'è
ancora da vedere.
La vita è una cosa meravigliosa, al di
là se sei un cantante o no...qualsiasi cosa tu faccia e ringrazio ogni giorno Dio per avermi dato la possibilità di
camminare e di soprattutto fare il lavoro che amo. E' bellissimo riuscire a fare quello che ami nella vita. Svegliarsi la
mattina e sapere il perchè.
Io ho fatto cinquecento lavori e sono sempre stato felice. Perchè comunque
nella testa avevo sempre chiaro quello che volevo andare a fare in
maniera definitiva.
Apri questa tracklist, con un brano che ha come parte introduttiva i rumori di strada, la strada come ambiente, la borgata, la tua formazione...Quel mondo cosa ti ha regalato e cosa eventualmente ti ha tolto?
Mi ha regalato tante canzoni, perchè se non fossi nato in quel contesto, se non avessi avuto un'adolescenza come quella che ho avuto tante cose non le avrei scritte dato che che non avrei nemmeno potute capirle, quindi questo è già un punto a favore pazzesco a favore del quartiere.
Inoltre mi ha regalato la forza , che ho acquisito sulle spalle. Oggi potrebbe accadere qualsiasi tipo di problematica e sarebbe difficile vedermi depresso o abbattuto perchè non fa parte della mia indole, del mio carattere, grazie anche a questo percorso, a questo trascorso. Sicuramente però è stato un impedimento, perchè la rabbia del marciapiede te la porti dietro per tutta la vita. La borgata te la porti dietro anche se diventi miliardario, e spesso è stato un impedimento perchè mi sono trovato a cantare delle volte, in dei contesti ed io dicevo cose, o cantavo in un modo dove quelli in cui stavano lì non mi capivano, perchè per esempio urlavo troppo ed urlare troppo non va bene se sei un comunicatore di musica. Non va bene perchè ti capiscono solo quelli incazzati ed invece bisogna farsi capire da tutti.
Mi ha regalato tante canzoni, perchè se non fossi nato in quel contesto, se non avessi avuto un'adolescenza come quella che ho avuto tante cose non le avrei scritte dato che che non avrei nemmeno potute capirle, quindi questo è già un punto a favore pazzesco a favore del quartiere.
Inoltre mi ha regalato la forza , che ho acquisito sulle spalle. Oggi potrebbe accadere qualsiasi tipo di problematica e sarebbe difficile vedermi depresso o abbattuto perchè non fa parte della mia indole, del mio carattere, grazie anche a questo percorso, a questo trascorso. Sicuramente però è stato un impedimento, perchè la rabbia del marciapiede te la porti dietro per tutta la vita. La borgata te la porti dietro anche se diventi miliardario, e spesso è stato un impedimento perchè mi sono trovato a cantare delle volte, in dei contesti ed io dicevo cose, o cantavo in un modo dove quelli in cui stavano lì non mi capivano, perchè per esempio urlavo troppo ed urlare troppo non va bene se sei un comunicatore di musica. Non va bene perchè ti capiscono solo quelli incazzati ed invece bisogna farsi capire da tutti.
Nel tempo, capisci che se parli in un
certo modo o sussurri le parole, possono capirti molte più persone, rispetto a quando urli.
Quando non hai a fare con la musica,
qual è la tua giornata tipo? Che fai? E che musica ascolti?
Sai che questa è una domanda che non
mi fanno mai?
Quando non lavoro, non sono occupato
con la musica e quando non sto con i miei figli, la maggior parte del
tempo la passo a guardare i film. In continuazione. Non mi piace
uscire, frequentare ambienti, locali, guardo film. Il cinema è la
cosa che assieme alla musica mi piace di più.
Riguardo la musica, invece, ascolto
solo musica metal. Slayer, Testament, tutto il punk. Musica
estremamente pesante, diciamo.
A proposito di "M'ennamoravo de te", è la
prima volta che canti in romanesco?
Sì, è la prima volta ed è stato un
caso. Mentre stavo registrando il brano (il resto del pezzo è in
italiano), mi sono accorto che cantare “m'innamorau” aveva un
suono diverso a “m'innamoravo”, che è molto più sottile. Con
quelle chitarre grunge sotto ci stava molto bene, c'era più cuore e
l'ho registrata così, in romanesco. Non c'è stato un pensiero
dietro.
Saresti in grado, di cantare un brano
scritto da qualcun altro? E se sì, chi vorresti?
Se ci fosse, un brano che mi
rappresenta sì. Non sono chiuso, nei confronti di questa idea. Mi
piacerebbe, ma bisognerebbe avere la fortuna di avere un brano che mi
piace e che rappresenta il mio mondo interiore.
C'è dunque, qualche autore, da cui ti
senti rappresentato attualmente in Italia piuttosto che all'estero?
(In background si sente “Non Vale
Ultimo”)...
Eh beh, con Niccolò, veniamo proprio
dalla stessa scuola di pensiero...Penso, però secondo me il mio modesto parere che tra gli
autori giovani sia il più bravo.
Mi è piaciuto molto Lauro, però al di là del pezzo di Sanremo e di “C'est la Vie”, di suo non conosco nulla. Mi sembra un ragazzo che ha instinto, che è punk. Mi
piace. Dei veterani, amo tantissimo, Luca Carboni, è stato uno delle mie
fonti di ispirazione e Vasco. Dei gruppi internazionali, dubito che
canterò mai un pezzo dei Metallica, però...
Il mio cantautore preferito, invece rimane
Bruce Springsteen.
Riguardo al tour invece...cosa ci dici?
Ci sono queste prime quattro date
annunciate nei palasport, però ci sarà un tour completo che toccherà varie città
italiane. Per dire altro, ancora è presto. Quest'estate ce la prenderemo per
promuovere l'album e poi mi fermerò qualche mese perchè in pratica,
sono undici anni che non mi fermo. Dalla data di pubblicazione di
“Pensa” ad oggi, questa è la prima estate in cui non suonerò. A
settembre invece, partiremo con l'allestimento del tour nuovo, appunto.
Per le date già annunciate, invece,
vedrete un show di circa due ore e mzza, quasi tre. Io quando salgo sul
palco, non riesco più a scendere.
Ultimissima domanda...A proposito di
tour e a proposito di Ultimo, volevo chiederti se ti è arrivata
qualche proposta per prendere parte alla “Favola”
dell'Olimpico?
Questa cosa fa ridere e vi spiego il
perchè. Io e Niccolò non siamo professionali in questo. E' successo
già altre volte che sia io che lui, ci comportassimo così, anche perchè c'è
una confidenza estrema. Di fatto, succede che il giorno prima mi chiama e mi
chiede “Che fai? Vieni domani?”.
Quando un'altra collega mi ha fatto
la stessa domanda mi sono autoinvitato. Quindi può darsi che vado, perchè conoscendolo, sicuramente, mi chiamerà un giorno prima e
pretenderà che andrò...mi dovrò tenere libero!
A parte gli scherzi, è uscito il suo
disco settimana scorsa, il mio uscirà venerdì, quindi siamo
talmente impegnati che è difficile incastrarci.
Partono dunque le scommesse...Fabrizio
ci sarà o no?
Chissà!
TRACKLIST DI “FIGLI DI NESSUNO”:
- Figli Di Nessuno
- Filo D'erba
- Quasi
- Ho bisogno di credere
- Arresto Cardiaco
- Come Te
- Non mi sta bene niente
- Me' nnamoravo de te
- Per me
- #A
- Quando ti stringo forte