Kaloo, una finestra sul suo mondo... #musicinterview


La scena Hip Hop genovese è piena di grandi talenti, che riescono a comunicare tanto con la propria musica e i propri testi.

Quest'oggi vi parliamo di Luca , in arte Kaloo, che dall'uscita del suo nuovo singolo, ci ha colpito e così eccolo fra di noi.

Quindi chi meglio di lui per aprire una finestra nel suo mondo!?



Partiamo dagli inizi, com’è nata la tua passione per la musica e un tuo ricordo legato agli inizi? 

La mia passione per la musica diciamo che è nata con i dischi americani che venivano streammati su disco ed erano un po' illegali, era la prima illegalità che veniva fatta da piccoli, con i dischi masterizzati di 50 Cent, Eminem e da lì mi sono appassionato al genere. Poi ho conosciuto anche artisti in Italia come Fabri Fibra, Mondo Marcio ed Ensi e altri artisti che sono arrivati un po' dopo. Ho scoperto che con questa roba si poteva anche svoltare e siccome non mi reputo più scemo ne intelligente di altri mi sono detto: “ Visto che lo possono fare loro, perché non ci posso provare anch’io?” 

Se dovessi scegliere uno dei tuoi brani per descriverti e rappresentati quale sarebbe e perché? 

 Allora, sicuramente sarebbe:” The Way Life Goes” Meglio di così” perché in quel periodo, quando l’ho fatto uscire sono passato da un momento molto Up della mia vita ad uno molto buio e questo passaggio ha fatto sì che crescessi dentro come persona, e volevo cercare di mettere a confronto due parti: ovvero la parte in cui ero molto sicuro di me e la parte in cui la mia sicurezza era svanita e non c’era molto questa convinzione di riuscire a fare tutto quello che avevo in testa. Siccome durante questo periodo ho scritto poco, la prima cosa che sono riuscito a scrivere di pesante che mi potesse ridare qualcosa sotto forma di emozioni ho deciso di registrarla al volo. 

Con la tua musica cosa vorresti trasmettere?

 Prima di tutto voglio far capire come sono, prima di voler trasmettere qualcosa come un sentimento, perché per parlare di quello che si prova bisogna far conoscere sé stessi agli altri, altrimenti c’è il rischio di non venir capito. 

 Sulle nuvole, il tuo brano se dovessi fare un viaggio tra le nuvole, prendendo un aereo dove andresti? 

 Allora se dobbiamo parlare del sogno di una vita sarebbe sicuramente L’America ovviamente come il sogno di tutti quelli che fanno musica no? Però se dovessi parlare di qualcosa di più concreto mi piacerebbe fare un viaggio in Nuova Zelanda o in Thailandia per riscoprire un po' quello che ho dentro di me. Che potrebbe essere nascosto e che ancora non conosco. 

 Qual è la più bella esperienza legata alla musica?

Ti posso dire una delle più belle che è stato con il live di due anni fa alla Suerte di Alassio, a dire la verità di Laigueglia, per non offendere i ragazzi di Alassio, quando abbiamo fatto un live in questa discoteca gigante era una dei primi live in un posto grande. Abbiamo cantato e fatto festa per tutta la notte e abbiamo ricevuto un feedback positivo dalla gente, il che mi ha fatto pensare che questa roba non fosse di una cerchia ristretta ma potesse arrivare anche ad un pubblico più ampio come dall’altra parte della costa, partire da qui per poi allargarsi. 

 Parliamo di live, che differenza c’è tra Luca sul palco e Luca al di fuori del palco?

 Non c’è nessuna differenza, anche perché io penso che le maschere gli artisti non le debbano mai avere, altrimenti si parlerebbe di due persone diverse stile Dottor Jekyll e Mister Hyde, diciamo che quando sono sul palco o quando sono fuori la mia persona più o meno è la stessa, faccio casino fuori e faccio casino sul palco. Quando devo fare invece un pezzo molto riflessivo o devo rimanere calmo nei momenti di vita è perché dentro mi sento (raramente) calmo, diciamo che sono un po' bipolare sotto alcuni punti di vista, e sto cercando di trovare un equilibrio. 

Ci saranno nuove sorprese? 

 Assolutamente si, prima dell’Estate uscirà un pezzo di cui non vi spoilero ancora il titolo, ci saranno due città rappresentate come immaginario in questa canzone, poi arriveranno un paio di Hit estive molto calde, vi consiglio di starci dietro perché sicuramente vi divertite. 

 Com’è nato il tuo nome d’arte? 

 Kaloo è nato alle elementari, come sorta di presa in giro. Siccome il mio nome è Luca usavano questo soprannome per prendermi in giro, veniva storpiato in calu, da questo punto di vista è stata la prima vera ribellione alla massa, ovvero far sì che la gente, mi conoscesse con il nome che da piccolo veniva usato per schernirmi. 

Ora ci potresti fare un saluto per i nostri lettori di Outsider? 

Bella raga, mi raccomando continuate a pompare la musica, continuate a seguirci e non fate cazzate nella vita siate sempre buoni. Peace.



Ringraziamo Kaloo per la gentilezza e disponibilità.

Buona musica a tutti.