Vegas Jones, in arte Matteo Privitera, è uno di quei ragazzi che porta la periferia sempre con sè.
Non vuole essere un idolo irraggiungibile, ma un esempio da seguire -
"Sono la voce del mio quartiere e forse senza saperlo anche del tuo".
Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo e far condividere il suo mondo con tutti noi, durante la presentazione stampa del suo nuovo disco "La bella musica" in uscita l'8 Novembre, realizzato con Sony Music Italia.
Sarà un album che già dal titolo porta in sè la purezza della musica scritta e suonata con passione, in 13 brani inediti, che lo vedranno anche protagonista di un instore tour in giro per l'Italia.
Ora però, chi meglio di lui riesce a trasportarci nella sua musica?
Diamogli il nostro più caloroso benvenuto e iniziamo!
Ciao Matteo! Eccoci qui, con questo nuovo album, "La bella musica". Partiamo da questa nuova famiglia, la Sony Music. Come sta andando? Ti sei già prefissato dei traguardi da raggiungere? Assieme alla tua casa discografica e alla tua fanbase? Il Presidente Andrea Rosi, stamattina in conferenza ci è sembrato particolarmente contento di averti a bordo.
V: Sì, effettivamente il Presidente era "preso bene".
L'obbiettivo Sony spacca, spacca di brutto.
Ti trattano proprio da artista. Ho belle aspettative perchè si lavora con una base solida sotto. Io faccio il mio lavoro, loro fanno il loro, quindi non si potrebbe chiedere di meglio.
L'obbiettivo è sicuramente quello di espandersi, entrare nelle orecchie di tutti gli italiani, voglio farmi ascoltare da tutti. Non ho paura di nessuno.
Il tutto, ovviamente, senza perdere me stesso. Voglio cambiare le cose, ma senza farmi cambiare da esse.
Solitamente tutti i pezzi che vanno poi a formare l'album hanno un perchè...a sto giro ne hai inserito che potrebbe essere definito un "banger"? Oltre, magari a Puertosol che abbiamo avuto modo di metabolizzare nel corso di questi mesi...
V: Assolutamente. Ti dico "Presidenziale" con Fibra. Quello è un banger da panico.
Sulle tracce di "Onesto", che risale a tre anni fa, a sto giro c'è Fibra sopra. Appena l'ho scritta ho sentito il bisogno di chiamarlo perchè era giusto per quella traccia.
Lui, poi per quella strofa ha fatto paura e panico, quindi mi ha confermato l'idea che fosse lui quello giusto per il pezzo. E poi c'è "Crème de la crème" che è bella forte.
Pensando al mio pubblico stardard, ti dico anche Settebello, Solido.
Ho cercato di fare in modo che tutti i pezzi piacessero al mio ascoltatore n°1, che poi è quello a cui rivolgo sempre la mia attenzione.
Per me, l'espansione è importante, ma siamo arrivati ad un punto che l'espansione per me può anche derivare da quanto le persone ti spingono.
Quindi, se i tuoi fans sono super attaccati e gli confermi che Vegas è la persona giusta, i fans ti possono dare una mano anche al di fuori.
Chiaramente un occhio al mercato ce l'hai sempre, però di base cerco sempre di rimanere più puro possibile.
Nel disco emergono tanti temi, tra cui il rapporto con chi ti ascolta...c'è una traccia particolare che hai dedicato o che dedicheresti a tutti loro? L'intro di "DM", a parte, che è proprio una risposta ad un fan!
V: Si, è una risposta ad un fan, tradotta in canzone.
Un intro di 16 barre che l'ho usata come intro del disco appunto. Era un mio modo di dire che sono attaccato ad ogni mio fan, che sono una persona come loro.
La sola differenza, è che io faccio musica, io parlo e loro ascoltano ma di base ha la stessa identica importanza.
Ai fan, invece, direi di pomparsi tutto il disco perchè è super motivazionale ed è ciò che serve al giorno d'oggi. Motivazione ed ispirazione.
"Fino a quando la meta sarà infinito", riprendendo questa frase del tuo brano, se dovessi scegliere una meta per descrivere l'album, quale sarebbe? O comunque, da dove parte e che direzione ha intenzione di prendere?
V: E' proprio l'infinito. Non ti so dire, al momento dove voglio arrivare. So sicuramente da dove vengo, ma non so dove arrivo o arriverò. Quella è proprio il mio must. Tento di arrivare il più lontano possibile, di spingere il più lontano possibile, di farmi i muscoli per uscirne sempre più forte. Ti dico, quindi che la partenza è da Cini però potrebbe portarmi un po' ovunque.
In "Follia del mattino" affermi di sentirti "...nient'altro che musica, mi sento così lontano dalla moda".
Alcuni tuoi colleghi hanno affermato che nel vostro lavoro e soprattutto nel rap, l'outfit o comunque lo stile, fa almeno il 50% del lavoro.
Tu cosa ne pensi a riguardo?
V: E' vero. Concordo. Il 50% è dovuto al look e 50% al rap.
Purtroppo in Italia, molti sono 90/10. 90% look e 10% musica.
Negli ultimi due, tre anni ahime, siamo stati abituati così.
Anche se questo discorso poi alla fine vale anche per me, non sopporto questo ostentare la visibilità. Io in realtà non voglio far emergere il look, ma il carattere, che non è una caratterestica comune.
In ogni caso, qualunque cosa dica o indossi, non voglio comunque che mi snaturi.
"Sono nella stanza e ascolto bella musica". Per chi ancora non ti conosce, non conosce il tuo nuovo progetto, come glielo descriveresti in 3 aggettivi?
V: AUTENTICO, VERO, qualcosa che sia R E A L E.
FORTE, perchè lo è il messaggio che arriva e perchè è forte il modo in cui io canto. INSPIRATIONAL, detta all'americana.
Il mio disco deve essere per la gente, motivazionale. Voglio che la gente si carichi quando mi ascolta e che non stia ferma.
Voglio che la gente faccia qualcosa nella sua vita.
Ringraziamo, infine, Vegas Jones e tutto il suo staff per la gentilezza e la disponibilità e vi consigliamo, se ancora non l'avete già fatto, di seguirlo in tutti i suoi socials ufficiali e ascoltare i suoi brani.
Buona musica a tutti.