MANFREDI: " Ciò che ha fatto scattare la scintilla è stato il contrasto tra ciò che vedevo nei film e ciò che mi capitava di vivere. " #MusicInterview
Nel 2017 viene notato dai ragazzi di Foolica e rimedia un posto nel roster dell’etichetta.
Parallelamente alla musica, studia ingegneria al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 2020.
L'università, i primi amori, il passaggio dalla provincia alla città, sono per lui grandi fonti di ispirazioni per canzoni autobiografiche tra le quali “20143 Milano Navigli”, “Cuffiette” e “Noi meno tu”, brani entrati nelle playlist di Spotify “Indie Italia” e “Viral 50 Italia”, superando i 4 milioni di ascolti totali. Di recente, invece è uscito con “Hollywood” prodotto da Matteo Cantaluppi.
Il brano anticipa l'album d'esordio in arrivo nei primi mesi del 2021 e segna il ritorno del cantautore.
Di seguito la nostra chiacchierata in merito:
Ciao Manfredi! Torni con un nuovo singolo, “Hollywood”. Siamo curiose! Quando e com’è nato?
Hollywood è una canzone che ho scritto in un periodo per me poco felice. Uscivo da una storia importante, il mio primo vero amore e proprio come da stereotipo mi ero messo a guardare un sacco di commedie romantiche per dimenticare (pessima pessima idea). Dentro mi sentivo un ribollire di sentimenti legati alla rottura e avevo gli occhi pieni di quelle immagini cinematografiche. Dall’unione delle due cose è nato questo nuovo singolo.
“Non dovrei guardare troppi film, l’amore è una bugia di Hollywood”. Nel pezzo, sono presenti diverse metafore, in quanto Hollywood sia illusoria. Cosa ti ha ispirato? Situazione reale o meno! Vogliamo saperne di più!
Ciò che ha fatto scattare la scintilla è stato il contrasto tra ciò che vedevo nei film e ciò che mi capitava di vivere. Mi faceva ridere il fatto che nei film il protagonista ne passasse di tutti i colori per trovare la felicità, mentre io invece ne passavo di tutti i colori e basta. Ogni volta dicevo “sì ma poi questo amore dura o vi lasciate 10 minuti dopo il finale?”. Alla fine, mi sono convinto che questa domanda non dobbiamo farcela. Se cerchiamo di paragonare la nostra vita ad un film ci sembrerà tutto più grigio quando invece ci sono tante belle esperienze da vivere.
A proposito di Hollywood…l’hai mai visitata? Ti piacerebbe? Magari, potresti cambiare idea!
Non sono mai stato né ad Hollywood né in America in generale, però mi piacerebbe visitarla, lo farò sicuramente prima o poi. Non ho assolutamente nulla contro Hollywood, anzi, credo che quelle belle bugie che ci raccontano servono, servono proprio tanto.
“Sono io che accetto che le cose vanno male è perché io ho bisogno che vadano male”. Tu sei un tipo che ama complicarsi la vita, eh?
A vent’anni credo che un po’ tutti amiamo complicarci la vita. Portare avanti una storia a distanza, innamorarsi di una ragazza fidanzata. Credo siano cose che sono successe un po’ a tutti, cose che ci hanno fatto crescere, che ci hanno fatto capire tanto su noi stessi. Le cose normali un po’ ci annoiano. A nessuno verrebbe mai in mente di dire “normale è bello”. Normale è normale, un po’ ci fa storcere il naso.
Album in arrivo nel 2021…Cosa ci puoi spoilerare, a riguardo?
È un disco molto personale, sono convinto che molte persone potranno riconoscersi in quelle canzoni. Affronto sia tematiche piuttosto mainstream come l’amore, cercando però di proporre immagini interessanti, sia tematiche che generalmente si sentono meno come ad esempio il rapporto coi genitori, l’ansia di crescere, le paure dell’adolescenza. Tolti i singoli che anticipano il disco, di cui Hollywood è il primo e attualmente l’unico uscito, saranno tutti inediti.
Ti andrebbe di fare un saluto ai nostri lettori di Outsider?
Ma certo! Un saluto a tutti i lettori di Outsider, mi ha fatto piacere raccontarci qualcosa di me senza dover pensare alla metrica delle canzoni. Vi mando un grosso abbraccio e ci sentiamo presto!
Ringraziamo Manfredi e tutto il suo staff per la gentilezza e la disponibilità.
Vi consigliamo di andare a seguirlo sui suoi social ufficiali e...Buona Musica a tutti!